il castello di san lorenzo e "la via della luce"

ecco come un castello secolare ha ritrovato la sua importanza nel panorama grazie al nostro progetto illuminotecnico

About Team: Elisabetta Paiano | Bulbus Lighting Studio | Torino

by ELISABETTA PAIANO

Vogliamo raccontarvi del castello di San Lorenzo: landmark che rappresenta un punto di riferimento nel panorama della Baraggia vercellese e della Valsesia.
Poste in cima ad un alto colle e ben visibili a chilometri di distanza, le rovine del castello di San Lorenzo sono per noi di Bulbus, che siamo nati e cresciuti all’ombra delle colline di Gattinara, un simbolo della nostra appartenenza a queste terre.
Infatti, osservandole da lontano, sappiamo subito che “laggiù c’è casa”: famiglia, amici e ricordi d’infanzia ci aspettano sotto il suo silenzioso sguardo centenario.

Per questo, quando ci è stato affidato l’incarico di valorizzare le antiche vestigia del castello di San Lorenzo, sapevamo che sarebbe stato motivo d’orgoglio poter mettere in luce un luogo a noi così caro.

In realtà, questa non è la prima volta alla quale Bulbus Lighting Studio prende parte al progetto di valorizzazione di un castello grazie alla luce. Nel 2018, attraverso una proiezione pensata “ad hoc” per la mostra “Leonardo Opera Omnia”, abbiamo illuminato il castello dei principi d’Acaja di Fossano rendendo omaggio all’opera leonardesca.

Scopri il progetto d’illuminazione natalizia 2018 del castello di Fossano. Clicca qui

 

IL CASTELLO DI SAN LORENZO IERI E OGGI

Posto a 540 metri d’altezza sul livello del mare, il castello di San Lorenzo svetta fra le colline coltivate a vigneto dell’alto Piemonte. La storia di questa fortificazione è stata a lungo oggetto di campagne di scavo al fine di ricostruirne l’epoca, le dimensioni e l’orientamento.
Edificata per volere del Comune di Vercelli in soli tre anni a partire dal 1187, la roccaforte fu ritenuta d’importanza strategica per aggirare da occidente i territori sottomessi a Novara e dominare dall’alto la strada di accesso alla Valsesia e all’Ossola. Gli antichi statuti comunali prescrivevano che il castello fosse abitato dal castellano e dalla sua famiglia insieme a una piccola guarnigione militare permanente. Ulteriori studi hanno permesso di ipotizzare che, intorno alla fortificazione e lungo la dorsale di accesso alla cima, fossero presenti alcuni insediamenti abitativi d’altura.
Recentemente, le rovine del castello di San Lorenzo hanno subito un intervento di pulizia e consolidamento degli elementi ancora ben riconoscibili, ovvero: le mura perimetrali, il grande portone d’accesso, il mastio centrale e l’abside della piccola pieve titolata all’omonimo santo.
Oggi, i ruderi, restano un importante luogo d’attrazione per gli abitanti della zona perché oltre all’interesse storico, si aggiunge la possibilità di godere di sublimi panorami sulle vigne, sulla pianura (fino a scorgere in lontananza la cupola del San Gaudenzio di Novara), sulle montagne biellesi ed il massiccio del Rosa a ovest.

IL BANDO

Era ottobre 2019 quando il GAL Terre del Sesia, aprì il bando per la “Realizzazione di interventi a favore del recupero degli elementi tipici del patrimonio architettonico, naturale ed agropastorale delle Terre del Sesia”. Grazie al finanziamento dell’Unione Europea, il Gruppo di Azione Locale si è dato l’obiettivo di valorizzare gli elementi del contesto rurale e paesaggistico, identificandoli come una risorsa di promozione culturale, turistica e, di conseguenza, economica.
Successivamente, a febbraio 2020, i Comuni di Gattinara e Lozzolo si aggiudicarono il bando per un contributo di 70.000€ da destinare al progetto “La via della luce”. Scopo del progetto è rendere fruibile il territorio collinare posto fra i due insediamenti, fortemente caratterizzato dalla presenza di pregiati vigneti, per attrarre un turismo “slow”, consapevole e rispettoso delle comunità locali.

IL CASTELLO DI SAN LORENZO E “LA VIA DELLA LUCE”

© Foto Colombo Gattinara

“La via della luce” prese forma attraverso iniziative di varia natura. Innanzitutto si è intervenuti sulla manutenzione dei tracciati e predisponendo una segnaletica per i percorsi nuova e più evidente. Sono poi state allestite nuove aree di sosta, attrezzate con tavoli da picnic e panchine in modo da offrire ristoro agli escursionisti, ai biker, ma anche alle famiglie.
Particolarmente rilevante è la componente “green” del progetto pensata per la mobilità ed il turismo sostenibile. Difatti, in punti strategici dell’itinerario è prevista l’installazione di stazioni per la ricarica delle biciclette a pedalata assistita.
Non manca nemmeno l’aspetto artistico dell’intervento, curato dallo scultore locale Ruben Bertoldo, che ha realizzato tre sculture a forma di calice dotate di una sorgente luminosa LED alimentata da un piccolo pannello fotovoltaico. Sparse nel panorama collinare, le tre sculture si connettono fra loro in un ideale dialogo luminoso a distanza.
Infine, “La via della luce” ha come punta di diamante l’illuminazione del castello di San Lorenzo, che sovrasta l’abitato di Gattinara e domina il paesaggio vitivinicolo delle colline su cui si snodano i diversi tratti dell’itinerario.

IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO

Il progetto illuminotecnico e la tipologia di luce adottata per ridare vita al castello di San Lorenzo, è stato curato dall’ing. Marco Fauda Pichet in collaborazione con l’ing. Elisabetta Paiano di Bulbus e condiviso con la Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici.
l punti focali dell’iter progettuale sono stati:
intervenire in coerenza con la legge regionale sull’inquinamento luminoso;
– l’installazione specifica per terreno collinare e scosceso;
– la redazione della documentazione da sottoporre alla Sovrintendenza

Intorno ai ruderi della roccaforte sono stati installati 10 proiettori LED a luce diretta, illuminando la quasi totalità del perimetro ed evidenziandone la presenza nella notte, la cui vista non passa inosservata a decine di chilometri di distanza.

I resti del Castello di San Lorenzo si trovano in una collocazione che ha reso necessario studiare metodi di aggancio congrui all’installazione su terreno inclinato. Inoltre sono state pensate strutture ad hoc per mascherare e proteggere i proiettori da eventuali vandalismi, essendo il luogo di libero accesso, anche se all’interno di una proprietà privata.
La temperatura colore prescelta risponde alle richieste della legge regionale 3/2018 “Modifiche alla legge regionale 31/2000 (Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche)” d’iniziativa consiliare, entrata in vigore il 2 marzo 2018.
Ultimo, ma non meno importante, comunicare il progetto prima della sua realizzazione, permettendo così ai tecnici di verificarne le possibilità prima dell’installazione. Nel nostro caso la Sovrintendenza, per autorizzare l’installazione, ha richiesto delle viste che potessero dare l’idea di come sarebbe stato illuminato l’oggetto sottoposto a vincolo. A tal proposito riportiamo a confronto il render progettuale e la foto della realizzazione finale.

Render progettuale a confronto con la realizzazione finale.

In conclusione, il progetto ha reso nuovamente il castello di San Lorenzo un’importante punto di riferimento per gli abitanti delle terre del riso. Il suo ruolo di silenzioso guardiano trova, con il nuovo impianto d’illuminazione, un rinnovato valore. Un’eredità storica e culturale che lo rende a suo modo un faro nella notte, una sorta di stella polare per chi osserva le colline gattinaresi da lontano.

Scopri tutto sul Castello di San Lorenzo e “La via della luce”. Clicca qui

 
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